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Le Uova a Cucurummau

Lo Smart Working ha aggiunto una nuova ed inedita parentesi alla quotidianità di noi lavoratori “da ufficio”: il pranzo a casa! Dal lunedì al venerdì eravamo infatti abituati alla mensa aziendale o al baretto intorno all’ufficio, ma da quando stiamo a casa, tutti noi abbiamo un problema in più: che preparo per pranzo?

La scelta non è poi così ampia visto che si hanno a malapena 50 minuti per cucinare, mangiare, sistemare e rilassarsi un attimo… quindi deve essere un pasto veloce, leggero e buono!

Mentre pensiamo cosa poterci preparare ho un flash: cuccura, no…, cucuma… no… CUCURUMMAU! Uova a Cucurummau!

Volgarmente le uova a cucurummau sono le uova al pomodoro… un piatto povero ma molto energetico adatto alla dura giornata dei contadini che lo gustavano a colazione prima di andare a zappare la terra!

Il piatto è molto semplice… ma chi se la ricorda la ricetta precisa? Le uova sono strapazzate o a occhio di bue? Che tipo di pomodoro si usa? Cipolla o aglio? Vado dritto su google ed accade l’imprevedibile: Google ha soltanto 52 risultati e solo 4 pagine da consultare. E una cosa che praticamente non mi era mai successa: cercare una cosa che nemmeno Google sa cosa sia! Trovo soltanto questo bellissimo paragrafo preso dal sito istitutoeuroarabo.it che riprende una risposta del “Questionario alimentare dell’Atlante Linguistico della Sicilia”:

[le uova] Ca i façemu fritti, accussì riçìa; e puru i façìamu a cucurummau, l’ova, èrano duci buonissime, a cucurummau façìamo la cipolla in una padella, si frìia leggermente, appresso ci mittìa tantu pummaroru pelato, s’accutturava, si condiva, quann’era accussì ci špaccava l’ova, u beddu ògghiu ci mittìa, çertu, e si façìanu cose ri poco e binìanu…un pochino ri špezie misi ncapu e binìanu dolcissimi e si façìa macari colazione.

Quindi abbiamo:

  1. Soffritto di cipolle;
  2. Pomodoro pelato;
  3. Uova;
  4. Spezie!

Ultimo dubbio: ma le uova strapazzate o occhio di Bue? Chiamo casa e Mamma conferma: “Occhio di Bue!”. Come spezie un poco di pepe nero (e secondo me ci sta bene un poco di cannella o paprika dolce) ed il gioco è fatto… e per una volta sono io ad insegnare una cosa a Google!

Come Organizzare una Video Cena ai Tempi del CoronaVirus

Premessa

In questo strano periodo che stiamo vivendo, dove le persone hanno riscoperto il rispetto nel fare una fila ordinata, dove le persone non provano vergogna ma anzi orgoglio nell’affacciarsi al balcone urlando l’Inno di Mameli, voglio ricordare le parole di Aristotele nella sua Politica:

L’uomo per natura è un essere socievole.

Abbiamo una irrefrenabile voglia di uscire, di guardare, di toccare. Vedo persone che in passato avrebbero pagato pur di “lavorare” a casa sperare di tornare in ufficio il prima possibile e persone pigre aver voglia di fare una passeggiata al parco o addirittura farsi una corsetta.

Anche io sento sempre più spesso la voglia di affacciarmi dal balcone… e vedo molte più persone a loro volta affacciate rispetto al passato.

Purtroppo però, oltre questa boccata d’aria confinati in 15mq di un balcone, non possiamo fare altro… Ma aspetta… Siamo nel 2020! Forse qualcosa si può fare: una Video Chaimata!

L’idea!

Durante uno dei tanti minuti di fancazzismo che sono decisamente aumentati in questo periodo, mi è venuta un’idea! Ma se #SiPuòFare lo #SmartWorking con i colleghi perché non organizzare anche uno #SmartDinner con gli amici?

La tecnologia c’è tutta (anzi ce ne sta anche troppa), praticamente internet l’abbiamo tutti… e allora proviamoci!

Scelta della piattaforma

Piattaforme di Video Conferenza ne esistono tantissime ormai… dalle più professionali a quelle più artigianali, ma restringendo il campo a quelle più adatte al nostro target (una Video Cena tra Amici o Parenti) vi assicuro che non abbiamo tanta scelta!

La maggior parte delle piattaforme di Video Conferenza sono pensate per un target lavorativo. In sintesi, quando si è connessi in molti, sullo schermo viene visualizzato “più grande” chi in quel momento sta parlando ed in piccolo (o nascosto) chi in quel momento non sta parlando. In questo target ricadono ad esempio Skype o Hangout.

Serve quindi una piattaforma che non dia priorità a chi sta parlando (o meglio “presentando”) ma un po’ a tutti in contemporanea… insomma serve una piattaforma “caciarona” dove tutti vengono visualizzati contemporaneamente, senza troppe regole. Detto in parole povere, una piattaforma che un Ingegnere Informatico definirebbe “a cazzo”. E chi meglio di Facebook Messenger?

Video Chiamata con Messenger

Installate l’applicazione Messenger scaricandola dal Google Play Store (Android) o Apple App Store (iOS), avviate l’applicazione e fate la login con Facebook.

Per creare il gruppo, dalla home di Messenger, dovete:

  • Su Android, fare tap sulla matita (ovvero Modifica) in alto a destra, premere su Crea nuovo gruppo, selezionare le persone e dare un nome al gruppo;
  • Su iOS, fare tap sul simbolo modifica in alto a destra, selezionare le persone e dare un nome al gruppo

Creata il gruppo, vi basta fare tap sulla video camera in altro a destra e partirà la video chiamata a tutti i vostri Invitati!

Buono SmartDinner a tutti!

#IoRestoACasa #IoSonoUnAnimaleSociale #SiPuòFare #SmartDinner

Tutte le piante di Red Dead Redemption 2

Avete notato lo stop nella pubblicazione dei post? Eppure l’ultimo post pubblicato doveva farvi capire che qualcosa sarebbe successo!

Ebbene si, ho attivato l’account XBox Live per poter ripristinare il mio mondo su Minecraft… ma con l’account Live si abilita il gioco multiplayer… ancora non avevo iniziato a giocare alla parte online di Red Dead Redemption 2… c’è bisogno di continuare???

Ovviamente ho già ultimato la Serie Giornaliera 28 (ovvero per 28 giorni consecutivi ho completato almeno una Sfida Giornaliera)! In particolare, una delle sfide che si presenta quasi sempre è la raccolta di piante… ma questa particolare missione un’ovvia difficoltà: conoscere la posizione di ogni pianta!

Una banale ricerca su google, non aiuta: in italiano non c’è tantissima documentazione e spesso il nome della pianta non è facilmente traducibile in inglese. Per risolvere il problema ho creato una piccola tabella che evidenzia il nome inglese, la traduzione in italiano e la regione dove di può trovare la pianta. Spero possa essere utile a qualcuno!

Alaskan GinsengGinseng d’AlaskaWest Elizabeth
Ambarino
American GinsengGinseng americanoNew Hanover
West Elizabeth
Bay BoleteBoleto baioNew Hanover
West Elizabeth
Tall Trees
Caliban’s Seat
BlackberryMoraWest Elizabeth
Dakota River
BlackcurrantRibes neroNew Austin
Gaptooth Ridge
Cholla Springs
Burdock RootRadice di bardanaGreat Plains
ChanterellesFinferloLemoyne
New Hanover
Common BulrushGiunco di paludeTutte le regioni
Creeping ThymeTimo selvaticoTutte le regioni
Desert SageSalvia del desertoNew Austin
Gaptooth Ridge
English MaceMillefoglio ageratoNew Austin
Rio Bravo
Evergreen HuckleberryMirtillo americanoLemoyne
New Hanover
Kamassa River
Golden CurrantRibes doratoNew Hanover
West Elizabeth
Hummingbird SageSalvia spathaceaLemoyne
New Hanover
West Elizabeth
Kamassa River
Indian TobaccoTabacco indianoLemoyne
West Elizabeth
Ambarino
MilkweedErba bambagiaLemoyne
Bayou Nwa
Dewberry Creek
Oleander SageOleandroBayou Nwa
OreganoOriganoTutte le regioni
Parasol MushroomMazza di tamburoTutte le regioni
Prairie PoppyPapavero delle praterieWest Elizabeth
Great Plains
Ram’s HeadGrifola frondosaWest Elizabeth
Ambarino
Red RaspberryLampone rossoTutte le regioni
Red SageSalvia coccineaNew Austin
Rio Bravo
Vanilla FlowerFiore di vanigliaBayou Nwa
Violet SnowdropsBucaneve violaAmbarino
Wild CarrotCarota selvaticaTutte le regioni
Wild FeverfewPartenio selvaticoNew Austin
Cholla Springs
Wild MintMenta campestreTutte le regioni
Wintergreen BerryBacca di GaultheriaNew Hanover
Ambarino
YarrowMillefoglio comuneLemoyne
New Hanover
Acuna’s Star OrchidOrchidea epidendroLemoyne
Bayou Nwa
Cigar OrchidOrchidea cirtopodio punctatumLemoyne
Bluewater Marsh
Clamshell OrchidOrchidea encyclia cochleataRanches
Lemoyne
Bayou Nwa
Scarlett Meadows
Dragon’s Mouth OrchidOrchidea arethusa bulbosaGrizzlies East
Ambarino
O’Creagh’s Run
Grizzlies West
Ghost OrchidOrchidea fantasmaLemoyne
Bayou Nwa
Lady of the Night OrchidOrchidea brassavolaLemoyne
Bayou Nwa
Lady Slipper OrchidOrchidea scarpetta di VenereWest Elizabeth
Big Valley
Tall Trees
Moccasin Flower OrchidOrchidea cipripedioRoanoke
New Hanover
Roanoke Ridge
Night Scented OrchidOrchidea epidenoro nocturnumLemoyne
Bayou Nwa
Queen’s OrchidOrchidea pantofola di damaLemoyne
Bayou Nwa
Rat Tail OrchidOrchidea bulbophyllum pachyrachisLemoyne
Bayou Nwa
Sparrow’s Egg OrchidOrchidea cipripedio passerinumRoanoke
New Hanover
Roanoke Ridge
Spider OrchidOrchidea ragnoLemoyne
Bayou Nwa

E sono 40!

Oggi è il giorno del mio compleanno… e sono 40 anni! Ma ancora non è arrivato il momento di tirare le somme, è troppo presto! La novità è proprio che non c’è nessuna novità! Per quanto mi riguarda mi sento un perfetto quarantenne in splendida forma!

Di cose ovviamente ne sono cambiate tante: più capelli bianchi che però non mi hanno mai dato fastidio, stessa voglia di giocare ai videogiochi ma su una diversa piattaforma (da PC a Console) e sopratutto con una propensione maggiore all’acquisto di un gioco piuttosto che al download di un gioco, stessa indecisione su “è più buona la birra o il vino” anche se le birre adesso sono solo artigianali e la qualità del vino è decisamente salita!

Molte delle cose invece sono rimaste esattamente le stesse: la voglia di cazzeggio, la curiosità nella tecnologia e la passione per l’informatica.

Sono felice e ovviamente non è tutto merito mio. Per essere felice si deve essere in due. Ed il mio due è la cosa più bella e unica che potevo sperare. Poi c’è la famiglia e gli amici vicini e lontani… e senza di loro che 40 anni sarebbero stati?

Auguri a me e grazie a tutti voi!

Viaggio Nei Parchi Americani: Grand Canyon, Monument Valley, Antilope, Bryce, Zion National Park e Las Vegas

Quando inizia una vacanza? Per la maggior parte delle persone, una vacanza ha inizio l’istante in cui si esce dall’ufficio, si timbra il cartellino, si chiudono le valigie e ci si mette in viaggio verso la meta desiderata.

Io sono diverso. Faccio parte di quel gruppo di persone che si sente in vacanza già dal momento in cui inizia a pianificarla. Fogli di calcolo per tenere sotto controllo le spese, migliaia di pagine internet visitate per capire se è meglio il lato nord o il lato sud, una mappa sempre aperta per tenere traccia di tutti gli spostamenti con i vari orari di check-in e check-out ed una lista di ristoranti e piatti da gustare appena si è lì. Insomma, la mia vacanza me la inizio a gustare già nella ricerca e questo articolo e dedicato proprio a te, che hai deciso di fare un viaggio nel Vecchio West e stai cercando idee su possibili itinerari, luoghi da visitare e cibi tipici da assaggiare… e magari avere qualche consiglio su come organizzare il tutto tenendo sott’occhio spostamenti e costi.

Il mio Viaggio tipo

Prima di entrare nel dettaglio del viaggio, vi devo dire qualcosa di più sul mio modo di viaggiare.

No agenzie. Tutte le tappe e tutte le prenotazioni organizzate da me utilizzando internet.

Mi piace pianificare con precisione gli spostamenti ma con poco dettaglio la giornata, questo significa che devo avere ben preciso dove e per quanto tempo farò la sosta in una città prenotando in anticipo gli hotel, voglio sapere cosa offre l’area dove mi andrò a fermare ma non pianifico nel dettaglio la giornata. Questa viene pianificata giornalmente la mattina durante la colazione! Piccola eccezione: se so che nella zona c’è una attrazione affollata/un ristorante popolare, ovviamente effettuo in anticipo una prenotazione in modo da evitare fila.

Mi piace godermi il posto e odio avere le valigie sempre dietro quindi, quando possibile e se ne vale la pena, preferisco farmi un viaggio con meno tappe restando qualche notte in più nello stesso posto. In questo modo, il viaggio mi risulta essere più rilassante e, di conseguenza, mi godo molto di più il luoghi che visito.

Il mio Viaggio nel Vecchio West

Dovevamo recarci a New York per il matrimonio di mia cugina Diana ed a mia moglie è venuta l’idea: Perché non andiamo a visitare il Grand Canyon?. Inizialmente non ero molto entusiasta della cosa… non mi aveva mai attirato l’idea di andare a visitare i famosi luoghi dei file western. Anzi, li reputavo luoghi sopravvalutati e noiosi. A me piace parecchio la vacanza con il mare ed ero più propenso ad una escursione sui Caraibi ma purtroppo il periodo non era quello adatto e quindi alla fine, perché no, organizziamo questo viaggio nel Far West!

Equipaggiamento

Scarpe da Trekking

I vostri piedi e la vostra gola saranno messi a dura prova. Visitare un Canyon significa scegliere di percorrere uno o più Trail spesso in terra battuta, quindi compratevi delle buone scarpe da Hiking. Robuste, traspiranti e sopratutto comode, meglio se con tecnologia Gore-Tex. Mi raccomando: anche i calzini contano!

Portatevi sempre da bere! Entrate in uno super-market e comprate le super buste da 24 bottiglie da mezzo litro da lasciare nel bagagliaio della macchina ed usare all’occorrenza. Sfruttate l’albergo per metterne un paio in frigo e comprate dei thermos prima di partire. Noi ci siamo trovati benissimo con quelli della Quechua da 0,7 litri inox di Decathlon.

Camminerete molto e sotto il sole, quindi non esagerate con zaini troppo pesanti. Preferite uno zaino pratico, comodo e sopratutto con uno schienale traspirante. Anche in questo caso noi ci siamo affidati a Quechua prendendo uno zaino da trekking con tasche porta borraccia.

L’itinerario

Inizio a documentarmi sui possibili itinerari. Alcuni vanno profondamente in contrasto con il mio stile di viaggio: continui spostamenti di luogo, tante ore di viaggio giornaliere, tantissimi posti visti ma pochissimo tempo dedicato al posto. Troverete su internet infatti molti tour operator che uniscono il giro dei parchi del Vecchio West con il giro della California (Los Angeles, San Francisco, Sequoia e Yosemite) e/o con il parco di Yellowstone.

Uno dei peggiori tour che ho letto è stato “19 luoghi in 12 giorni”. Per intenderci il primo giorno comprendeva Las Vegas, Zion National Park e Bryce Canyon. Inutile commentare che guardare Las Vegas in una mattinata subito dopo svariate ore di volo e con il fuso orario è una pazzia… specialmente se il pomeriggio c’è da visitare lo Zion National Park (parco sconosciuto agli Italiani, ma uno dei maggiori e più importanti parchi degli USA!).

Restando coerenti con il motto meglio meno luoghi visti meglio e con calma la decisione sul nostro itinerario è stata ben precisa: affittare una macchina e fare il seguente giro: Grand Canyon, Monument Valley, Antilope, Bryce Canyon, Zion National Park e per finire Las Vegas. Iniziamo ad entrare nel dettaglio.

Tutti ma proprio tutti i dettagli sui parchi li potete trovare sul fantastico sito National Park Service. E’ il sito ufficiale governativo dei parchi, dove trovate, per ogni parco, gli itinerari possibili, le cose da vedere e le allerte meteo. Sempre dal sito prendete informazioni sul biglietto annuale per visitare i Parchi Americani (potete comprarlo al primo accesso in uno qualsiasi dei parchi). Il costo è irrisorio (80$) e vi da libero accesso a tutti i parchi della NPS (nel mio itinerario sono tutti i parchi e le attrazioni fatta eccezione dell’Antilope e della Monument Valley).

Macchina si o macchina no?

Il nostro Rav4 sulla Monument Valley.

Muoversi negli Stati Uniti con una macchina è semplicissimo, l’affitto di un veicolo ha prezzi bassi, la benzina ha dei prezzi ancora più bassi e si hanno dei grossi vantaggi di libertà e di tempi. In poche parole: assolutamente si, affittate una macchina.

Per l’affitto dell’auto mi sono affidato al sito HolidayAutos, è un aggregatore di siti di noleggio quindi siete abbastanza certi di prendere l’auto ad un buon prezzo. Tenete presente che farete molti km, che qualche vota andrete sullo sterrato (specialmente nella Monument Valley), che dovete stare comodi e che vi serve un bagagliaio decente per tenere le vostre valigie. La macchina ideale quindi è un S.U.V., io ho preso una Toyota Rav4.

Consiglio: prenotate la macchina utilizzando come zona di ritiro/consegna un aeroporto, i prezzi sono decisamente più bassi.

Per noleggiare la macchina vi basta la patente italiana ed il passaporto… ma per circolare in Utah ed Arizona c’è bisogno della patente internazionale (solo in Nevada è possibile circolare con la patente italiana). La trafila per ottenere la patente internazionale non è immediata e questo spinge parecchi turisti italiani a guidare con la sola patente italiana.

La mia scelta è ricaduta su un Toyota Rav4 pagato € 263,98 per 8 giorni (arrivati a Las Vegas lo abbiamo riconsegnato subito ed abbiamo girato la città a piedi i restanti due giorni).

Assicurazione si o assicurazione no?

Warning!

Sciolto il nodo della macchina, l’altro grosso dubbio è sull’assicurazione. Solitamente non sono un tipo che stipula assicurazioni per il viaggio… ma nel caso degli Stati Uniti non si sa mai! Più che essere interessato ad assicurazioni di rimborso in caso di annullamento o ritardo o perdita del bagaglio, mi attirava il fatto di essere coperto in caso di problemi medici: non voglio esagerare parlando di fratture dovute a cadute, ma visto che sto andando in posti immersi nella natura, un morso di un insetto che può provocare qualche tipo di allergia può capitare e visto che negli stati uniti per uno starnuto visto da un medico possono tranquillamente partire un migliaio di euro, una assicurazione del costo di 106,70 euro per due persone per 18 giorni (ho incluso anche i giorni che ho passato a New York), direi che è entrata facilmente nel preventivo finale.

Ovviamente, anche questa l’ho stipulata online sul sito CoverWise. Per fortuna non ne abbiamo auto bisogno, quindi non vi so dare feedback sull’affidabilità, ma sono contento di averla fatta.

Quindi equipaggiamento comprato, macchina affittata, assicurazione stipulata… siamo pronti ad entrare nel vivo del viaggio! Nelle prossime pagine vi spiegherò nel dettaglio tutte le tappe con costi, pernottamenti e cose da fare! Si parte!