Archivi tag: Personale

Pasqua e Pasquetta 2008!!!

Pasqua e pasquetta passate stupendamente in giro per la Sicilia…

834 Km in due giorni sotto pioggia, grandine e vento… Partenza alle 17:30 arrivo alle 1:00… Ho visto l’autostrada di colore bianco!

Qui sotto la mappa del mio viaggio pasquale…

Visualizzazione ingrandita della mappa

…ma ne è valsa sicuramente la pena!

A breve… appena me le spediranno.. le foto!

A Te…

Ultimamente anche quest’altra canzone mi ronza in testa…


Jovanotti – A Te – live Sanremo 2008

Jovanotti – A Te

A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un’ immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei…
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei…sostanza dei sogni…

Link al sito ufficiale dell’album Safari

Fango…

Ultimamente mi ronza in testa questa canzone…


Fango – Jovanotti – Versione 1

Fango – Jovanotti – Versione 2

Jovanotti & Ben Harper – Fango – Sanremo 2008

Jovanotti – Fango

Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo

sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano

sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall’alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose

la tele dice che le strade son pericolose
ma l’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
il profumo dei fiori l’odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te

ma ti guardi intorno e invece non c’è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che fa venire voglia di svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l’unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente

il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l’appetito la sete l’evoluzione in atto
l’energia che si scatena in un contatto

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

e mi fondo con il cielo e con il fango

Link al sito ufficiale dell’album Safari

Ebbene si… anche io ogni tanto vado al teatro!!!

Giorno 29 Febbraio 2008… Io, Pikka, Pigreco, Saria e Sario ce ne siamo andati al Teatro Vittoria a vederci lo spettacoli di Lillo e Greg “La Baita degli Spettri”.

Spettacolo veramente carino… vi posto pure la recensione (ovviamente non mia ma copiata da un altro sito!):

Chi conosce Lillo e Greg sa esattamente cosa aspettarsi da uno spettacolo come The Baita, commedia in due atti e cinque cadute di stile, e cioè quell’umorismo che ha caratterizzato la scrittura di Greg fin dai tempi dei sottotitolati passando per Latte e i suoi derivati ed arrivando al più recente Agenzia 610. Troviamo il gusto per il paradosso, il luogo comune e la frase fatta portato fino alle conseguenze più estreme ed il passaggio repentino dal gioco di parole arguto ad un registro decisamente più greve.
La baita degli spettri non è la parodia di uno o più film specifici, quanto una presa in giro del genere e dei suoi meccanismi di costruzione della tensione, con tutto il repertorio di catene trascinate, telefonate minatorie, cambiamenti di personalità e racconti tanto raccapriccianti quanto improbabili. Questi “attrezzi del mestiere” vengono smascherati e capovolti, secondo modalità già note al pubblico della menzionata trasmissione radiofonica, con la rottura della barriera tra finzione e tecniche di messa in scena ad esempio, o con la messa a nudo della convenzione cinematografica e teatrale. Il rimando non è casuale poiché nel cast figurano alcuni dei collaboratori di Greg e Lillo nel programma di Radio Due, come Valentina Paoletti e Stefano Frosi, entrambi protagonisti di collegamenti dagli esiti fallimentari. Alcune delle gag inoltre si richiamano esplicitamente a “610”, con il tormentone delle riviste specializzate fino al parossismo e con la presenza in scena di una radio.
Non si può dire però che La baita degli spettri abbia una struttura narrativa ben delineata. Si tratta piuttosto di una lunga serie di sketch legati da un filo conduttore e da una trama circolare con finale a sorpresa. Nonostante alcune trovate irresistibili sono avvertibili delle cadute di ritmo (piuttosto che di stile) ed una certa ridondanza. The Baitha è uno spettacolo che ha molto a che fare con la goliardia (pur se di livello poco più alto) ed è evidente che gli attori in scena si divertono molto, particolare che in questo caso aumenta il coinvolgimento degli spettatori.
Nonostante qualche limite, lo spettacolo regala due ore di spensierato svago, con il rischio che scorra senza lasciare traccia. Irresistibili invece gli “inserti speciali” al termine dello spettacolo, strutturati come in un DVD con tanto di lingue ed extra che comprendono interviste, backstage, scene tagliate ed errori durante le ipotetiche riprese. Anche l’inserto speciale viene preso come un genere con caratteristiche ben precise e parodiato di conseguenza, ma i risultati sono decisamente più originali. (Mauro Corso – www.teatroteatro.it)

Allego anche qualche foto scattata poco prima dell’inizio dello spettacolo!