Mimotto Fan Club

Mimotto!
Mimotto!

Ciao a tutti!

Mi presento, mi chiamo Mimotto e sono nato dalla scatola di Taboo XXL il 2 dicembre 2008!!!

I miei fan hanno deciso di immortalarmi nelle situazioni più normali della mia vita!

Se avete delle situazioni da suggerirmi o volete contribuire ad arricchire il mio book fotografico, collegatevi alla mia pagina su Facebook!!!

Video di Natale per CBM Italia Onlus

Video di Natale girato alla Land del Forum per CBM Italia Onlus dal grande Yash!

Io sono quello al minuto 2:57!

Installare PHP5 su Apache Server

PHP5

Nello scorso articolo ci siamo occupati dell’installazione del Web Server Apache sul nostro sistema. Adesso vogliamo potenziarlo installando PHP5.

Prima di scaricare PHP serve una premessa. Esiste più di un modo per installare PHP sul nostro sistema, questo dipende molto dai nostri scopi. Per metterlo in accoppiata al server web Apache il modo più performante e sicuro di effettuare l’installazione è di inserirlo come modulo di Apache2.2.

Andiamo sul sito php.net e scarichiamo l’ultima versione. Attenzione a non scegliere la versione Installer ma la versione Zip Package che ci consente di installarlo come modulo. Al momento della mia installazione la versione di PHP è la 5.2.8.

Scaricato il file, scompattiamo il tutto nella cartella modules/php5 di Apache (in poche parole, nel mio sistema, la cartella di php risiede in “C:\Programmi\Apache2.2\modules\php5”). Ovviamente potete installarlo in qualsiasi altro percorso, ma attenzione a non installarlo in percorsi che contengono spazi!

Cerchiamo il file php.ini-recommended e facciamone una copia chiamandola php.ini (questo è il file di configurazione di php, lo modificheremo dopo).

Fatto questo dobbiamo configurare il nostro web server Apache per fargli riconoscere PHP. Andiamo quindi ad editare il solito file httpd.conf.

Subito dopo la direttiva DocumentRoot inseriamo la seguente riga:

PHPIniDir  "C:/Programmi/Apache2.2/modules/php5"

che indica ad Apache dove cercare il file php.ini

Cerchiamo la sezione dove vengono caricati i moduli (ovvero dove vi sono i “LoadModules) ed inseriamo alla fine

LoadModule php5_module "C:/Programmi/Apache2.2/modules/php5/php5apache2_2.dll"

che non è altro che la libreria di php5 per il web servere Apache 2.2.x

L’ultima direttiva va inserita all’interno del blocco <IfModule mime_module> dove vi sono le direttive AddType ed è

AddType application/x-httpd-php .php

che dice al server come trattare i file con estensione php.

Fatto questo, per testare se tutto è andato bene bisogna riavviare il server Apache tramite il tool Apache Service Monitor e creare all’interno della nostra DocumentRoot (ovvero la cartella htdocs) un file che chiameremo phpinfo.php con all’interno il seguente testo

<?php phpinfo(); ?>

questa non è altro che la chiamata alla funzione php phpinfo() che visualizza l’attuale configurazione contenuta nel file php.ini. Per visualizzarlo ci basta puntare con il nostro browser all’indirizzo http://localhost/phpinfo.php

Per ottimizzare PHP fatevi un giro sul file php.ini ed adattatelo alle vostre esigenze. Ad esempio, io per riuscire a fare un debug puntuale del mio codice ho cambiato la seguente direttiva

display_errors = On

in modo di visualizzare a video gli errori del mio codice.

Adesso che abbiamo PHP installato nel nostro sistema, non ci resta che iniziare a programmare il nostro sito web dinamico!

Installare Apache HTTP Server su Windows

Apache HTTP Server

Internet può essere inteso come una rete di computer connessi tra di loro. Alcuni di questi cercano dei servizi mentre altri li offrono.

Quando navighiamo per la rete con il nostro browser preferito andiamo alla ricerca di quei particolari server che offrono servizi. Ad esempio, Google non è altro che un server che offre un servizio di ricerca.

La maggior parte degli utenti conosce solo metà di Internet, quella di chi cerca servizi, ma perché non mettersi per una volta dall’altra parte, essere noi dei server! Quello che faremo in questo articolo sarà proprio installare il Web Server Apache sul nostro computer per scoprire l’affascinante mondo di chi offre un servizio su Internet.

Avere un server web installato sulla propria macchina porta parecchi vantaggi per uno sviluppatore web, primo fra tutti poter testare i propri prodotti in locale, off-line e, soprattutto, impostando manualmente tutti i parametri di sicurezza e tutte le opzioni di debug.

Per prima cosa ci serve ovviamente il Server Web Apache, che si può scaricare gratuitamente dal sito httpd.apache.org. Per l’installazione descritta in questo articolo sto usando il “Win32 Binary without crypto (no mod_ssl) (MSI Installer)” versione 2.2.10, ovvero la versione per windows senza il protocollo SSL.

Appena effettuato il download, facciamo doppio click sull’eseguibile per fare partire l’installazione.
Dopo aver accettato la licenza vi viene chiesto il nome del dominio, il nome del server, l’email dell’amministratore e il tipo di installazione (Servizio di Windows su porta 80 o Solo per l’utente corrente su porta 8080).

Se avete comprato un dominio (ovvero quello che volgarmente può essere chiamato un indirizzo internet) e quindi dovete agganciarvi a DNS esterni allora dovete inserire quello, altrimenti potete pure mettere un nome di fantasia. Discorso analogo per il nome del server. Nel mio caso, uso il nome di fantasia “marcoduff.com” per il nome del dominio e “local.marcoduff.com” per il nome della macchina. Inserite la vostra email e selezionate l’installazione come servizio di windows sulla porta 80 (porta di default per tutti i web server). In questo modo, il nostro web server apache partirà in automatico ad ogni avvio di windows (per disabilitare in futuro questa opzione, basta togliere il check di avvio nei servizi di windows dal Pannello di Controllo -> Strumenti di Amministrazione -> Servizi). Andando avanti, selezioniamo l’installazione Personalizzata e cambiamo il percorso di installazione da quello di default

C:/Programmi/Apache Software Foundation/Apache2.2/

a

C:/Programmi/Apache2.2/

tutto questo per non avere problemi in futuro (sempre meglio non avere spazi nei percorsi!)! Nel giro di pochissimi secondi avremo il nostro Web Server installato!

La prima cosa che dovreste notare è una nuova icona  nel System Tray di windows che non è altro che l’Apache Service Monitor. Se tutto è andato a buon fine, aprendolo, vedrete il server Apache con un simbolo verde accanto a simboleggiare che il server è in funzione. Questo tool ci permette di arrestare e riavviare in modo semplice il server, operazione che dovremo fare quando passeremo alla configurazione.

Per vedere il nostro server in funzione basta dirigersi all’indirizzo http://localhost/ (o http://localhost:8080/ se non lo abbiamo installato come servizio di windows) per vedere la pagina “It works!”.

Ma cosa è e dove si trova questa pagina “It works!”? Andiamo ad indagare dentro la cartella di installazione di Apache. La cartella htdocs rappresenta l’accesso a tutti i file del nostro server (in gergo tecnico quella è la nostra Document Root), infatti li troveremo il file index.html che contiene proprio il nostro testo “It works!”. Provate a modificare quel file e a vedere i risultati in http://localhost/.

Personalmente preferisco tenere la DocumentRoot in un posto diverso e facilmente accessibile a tutti gli utenti di Windows. In particolare, quello che voglio fare è spostare la DocumentRoot in D:\htdocs. Per fare questo dobbiamo cambiare due voci nel file di configurazione del server.

Il file di configurazione del server si chiama httpd.conf ed è situato nella cartella conf. Aprendo il file notiamo subito che questo è estremamente leggibile grazie ai tantissimi commenti inseriti (i commenti iniziano con il carattere #). Scorrendo in basso troviamo tutte le opzioni inserite durante l’installazione (nome del dominio, nome del server, email dell’amministratore, porta di ascolto del server) e le due righe che ci interessano:

DocumentRoot "C:/Programmi/Apache2.2/htdocs"

e

<Directory "C:/Programmi/Apache2.2/htdocs">

La prima indica dove si trova la DocumentRoot, la seconda indica le opzioni da adottare per la cartella specificata. Ci basta cambiare il percorso di tutte e due in “D:/htdocs” e abbiamo cambiato la DocumentRoot!

Fate attenzione agli slash di divisione delle cartelle che sono come negli ambienti Unix, quindi usate questo  ‘/’ simbolo e non questo ‘\’!!!

Ovviamente prima di visualizzare le modifiche bisogna riavviare il server tramite il tool Apache Service Monitor.

Solo a livello di test proviamo a riavviare il server senza spostare la cartella htdocs nella nuova posizione. Appena proviamo a riavviare ci risulta, ovviamente, un errore visualizzato anche nel Monitor da un pallino rosso accanto al server!

Che cosa sarà successo??? Da buoni sistemisti, andiamo a visionare il file di log degli errori che è situato in logs/error.log (possiamo cambiare la posizione dei file di log modificando, nemmeno a dirlo, la voce ErrorLog nel file di configurazione del server). Ci dovrebbe risultare una riga simile a questa:

Syntax error on line 177 of C:/Programmi/Apache2.2/conf/httpd.conf:
DocumentRoot must be a directory

Dove ovviamente ci dice che la DocumentRoot deve essere una cartella esistente nel nostro sistema. Spostiamo correttamente la cartella htdocs in D:, proviamo a riavviare il server e tutto andrà per il verso giusto!

Ma adesso che avete il vostro Web Server e dopo che lo avrete riempito con il vostro sito o con i vostri contenuti come fate a farlo vedere agli altri???

Nulla di più semplice! Vi basta conoscere l’indirizzo IP del vostro computer (Start -> Esegui… -> cmd -> ipcongif) e leggere la riga (ad esempio)

Indirizzo IP. . . . . . . . . . . . . : 123.123.123.123

E dire ai vostri amici (o a voi stessi) su internet di visionarlo all’indirizzo http://123.123.123.123/ nulla di più semplice!

Buon divertimento con il Vostro primo pezzo di Internet!

30 x PiGreco

Il nostro caro amico Ernesto è arrivato alla vecchiaia… 30 anni! Una festa a sorpresa è il minimo che possiamo fare, ma cosa organizzare?

Il Giorno Prima

Ore 18:43 – Daniela mi chiama, prima domanda: “Ernesto è in casa?” “No” “Perfetto, sto passando da casa tua, esci che vediamo cosa fare per il suo compleanno!”

Ore 18:50 – Daniela arriva a casa mia, usciamo e andiamo a fare un aperitivo. Decidiamo di organizzare una festa a sorpresa in una vineria vicino casa, prenotiamo il locale per le 21 e andiamo ad ordinare la torta. Il mio compito sarà di confondere Ernesto facendogli credere di andare alla solita partita del DrWhy per poi portarlo al locale.

In un gruppo normale e con un festeggiato normale avremmo potuto fermarci li… ma essendo un gruppo diabolico con un festeggiato con il nick PiGreco non potevamo cadere nella banalità! Quindi…

Il Pomeriggio del Compleanno

Ore 16:00 – Insieme a Francesca e Daniele, decidiamo di complicare leggermente il tutto con una caccia al tesoro ad enigmi dove il passo finale è condurlo proprio al luogo della festa! Nella mia testa i passi da seguire sono i seguenti: Francesca si occupa della prima parte dell’enigma, deve condurre Ernesto alla pagina tom.html del mio sito, io della parte finale, ovvero condurlo al locale. Per fargli trovare il primo biglietto la scelta è semplice: esco prima da lavoro, sistemo tutti i bigliettini, verso le 20 usciamo per andare a cenare nel locale del DrWhy, io esco per ultimo da casa posizionando il primo bigliettino all’uscio della porta con una torcia puntata contro! Mentre siamo in macchina, con la banale scusa di essermi dimenticato il cellulare, torno indietro e chiedo il favore ad Ernesto di andarmelo a prendere. E li inizia tutto…

Ore 16:55 – Invio della Mail finta a tutto il gruppo del DrWhy: appuntamento alle 20:30 direttamente al locale.

Ore 17:30 – Ultimo briefing per l’organizzazione della caccia al tesoro, tutto è pronto… dopo “Pigreco la Biscia”, ecco la spiegazione completa di tutti i passi de “Pigreco Cacciatore”.

Pigreco Cacciatore – Teoria

Verso le 20 i tre abitanti della casa (Io, Vincenzo ed Ernesto) dobbiamo uscire di casa per dirigerci verso il locale del DrWhy come preventivato. A metà tragitto, con la banale scusa di essermi dimenticato il cellulare, torno indietro… poco prima di arrivare a casa Vincenzo fingerà una telefonata ed io chiederò ad Ernesto di salire lui a prendermelo visto che Vincenzo è al telefono ed io intanto faccio manovra con la macchina. Il tutto deve essere fatto in una atmosfera del tipo “si intelligentone, visto che ti aspetti la festa a sorpresa, ci siamo fatti un giro per dare tempo a tutti di salire a casa nostra e farti la banalissima SORPRESA al tuo ingresso”… ma ovviamente essendo bastardi dentro non è cosi!

Mentre noi andiamo via in macchina di nascosto, Ernesto salirà a casa e troverà la casa buia con una torcia che punta sul biglietto scritto da Francesca.

Il testo del biglietto è il seguente:

Per poterti degnamente festeggiare
un bell’enigma abbiamo ideato
presto sù, ti devi affrettare:
da tutti quanti sei desiderato.

Per sapere la pagina da digitare
scopri la parola che abbiamo celato;
non è difficile, devi solo contare
e sappiamo tutti che sei portato.

Per cominciare il tuo cammino guidato
pensa al civico dove i Danieli puoi trovare
dividilo per le dita di una mano e il risultato
sottrailo all’età che il 02/12/2013 potrai vantare.

Il secondo enigma che ti si para davanti
lo scioglierai se prendi la fine del tuo cellulare
e dividi per il doppio, della tua casa, gli abitanti;
segna il numero e non ti scoraggiare.

L’ultima infine la puoi scovare dentro
il primo primo palindromo che le 2 cifre superi;
attento, però, a togliergli quella al centro
che non serve a niente tra gli altri due numeri.

Ora che hai affrontato tutte le prove da superare,
da bravo italiano avrai capito il nesso;
prova ad andare su www.marcoduff.com e a digitare
la parola che ti porterà al successo.

Buon divertimento caro amico Ernesto;

ti aspettiamo per mangiare: sii lesto!

in poche parole sono tre indovinelli che portano rispettivamente ai numeri 18, 13, 11 che tramite una semplice conversione portano alla parola TOM, quindi alla pagina www.marcoduff.com/tom.html (pagina che potete ancora visionare)!
La pagina è composta da un video che augura buon compleanno ad Ernesto e da due banner del Bacardi. Dall’indizio del Bacardi, Ernesto deve capire di cercare all’interno della latta della bottiglia del Bacardi che custodiamo gelosamente a casa. All’interno della stessa trova una parte di un Post-It strappato. Qui dovrebbe capire che deve cercare l’altra metà del post-it per completare il percorso! L’indizio sta nel codice sorgente dell’html della pagina tom.html:
<html>
<head>
	<title>Happy Bigthday PiGreco</title>
</head>
<body>
	<!-- Bravo PiGreco ma non è finita qui, per trovarci devi lavare la camicia bianca! -->
	<table width="100%" height="100%">
		<tr>
			<td align="center" valign="middle">
				<img src="http://www.gringomundo.com/images/bacardi_logo.jpg" height="344" /><object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/UeypOvsY91Q&hl=it&fs=1&autoplay=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/UeypOvsY91Q&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><img src="http://www.gringomundo.com/images/bacardi_logo.jpg" height="344" />
			</td>
		</tr>
	</table>
</body>
</html>

Ovvero “Bravo PiGreco ma non è finita qui, per trovarci devi lavare la camicia bianca!”!!!

Ovviamente una persona normale va subito a cercare nella lavatrice… dove trova il seguente biglietto:

Sbagliato! Ho detto BIANCA!!!

Qui dovrebbe capire, anche grazie ad un discorso avuto un paio di giorni fa, di cercare la candeggina… infatti attaccato alla bottiglia della candeggina ci sta un preservativo con il seguente post-it allegato:

Non hai bisogno di indizi per sapere dove usarlo!!! Giusto???

Infatti, esattamente sotto le coperte del suo letto, trova una bustina con dentro il mio cellulare spento e, finalmente, l’altra metà del post-it! Unendo le due parti si compone il messaggio:

Per avere l’accesso manda un sms con scritto “MINCHIONE SI’” al numero **********

(ovviamente il numero di cellulare qui nel blog l’ho coperto da *, nel biglietto originale c’era il numero di cellulare di Daniele). Mandando correttamente il messaggio a quel numero gli arriverà una risposta, sempre via SMS, con il PIN del mio cellulare (questa mossa serviva anche a noi che lo aspettavamo nel locale per capire a che punto dello scherzo era arrivato).

Accendendo il mio cellulare ed inserendo il PIN arrivato via sms doveva capire (grazie all’indizio TOM) di accedere al tom tom dove avevo precedentemente impostato il percorso a piedi da casa mia al locale.

Secondo una nostra stima, nel giro di 30 minuti il buon Ernesto sarebbe risuscito a risolvere l’enigma, ma…

La Preparazione

Ore 17:43 – Esco dall’ufficio, arrivo a casa e posiziono un paio di biglietti (Bacardi, candeggina e lavatrice), preparo la torcia in una posizione comoda, in modo di riuscire facilmente ad accenderla un attimo prima di uscire.

Ore 18:32 – Arriva l’email di Francesca con il testo del primo biglietto, lo copio su un foglio di carta… ma mentre sto scrivendo subito il primo imprevisto: arriva a casa Ernesto che si avvicina pericolosamente verso la mia stanza… sposto il blocco notes dove stavo scrivendo e chiudo subito la mail. Tutto fila liscio. Riesco a finire la scrittura. Adesso tutti i biglietti sono pronti… manca solo il posizionamento del cellulare sotto le coperte del letto di Ernesto. Secondo imprevisto: Ernesto ha mal di testa e decide di coricarsi un poco sul letto che diventa per me inaccessibile!

Ore 19:20 – Terzo imprevisto: mi chiama Daniele dicendo che non ha avuto tempo di comprare il bigliettino di auguri. Mi chiede se posso andare io. Penso… “Adesso chiedo ad Ernesto di andarsi a fare la doccia, cosi mentre si doccia ho il tempo di comprare il bigliettino e nascondere il cellulare sul suo letto”… “Ernè, devi farti la doccia?” (quarto imprevisto) “No, puoi andare a fartela tu!”. Penso… “Ma vaffanculo!”. Mi infilo sotto l’inaspettata doccia, mi sistemo per benino, mi vesto e scendo di casa dicendo “Ernè, scendo un attimo” e lui “Dove vai?” penso… “Ma 4 chili di cazzi tuoi no, eh!”

Ore 19:52 – Scendendo di casa incontro Vincenzo davanti al portone, gli spiego la sorpresa ed il suo ruolo (la finta telefonata quando siamo in macchina) ma inaspettato arriva il quinto imprevisto: Vincenzo ha la febbre e non se la sente di uscire! La parte iniziale del piano è stravolta… intanto si sta facendo tardi visto che dovevamo uscire alle 20! Vado alla cartoleria ma la trovo chiusa, pazienza, niente biglietto! Torno a casa, Ernesto è ancora mezzo addormentato sul letto, Vincenzo conferma che non viene, ha quasi 38 di febbre! Ok, mi metto a pensare a come risolvere il problema… con Vincenzo restiamo che lui resta a casa, sarà lui a posizionare comodamente il cellulare ed il biglietto iniziale, poi si deve chiudere in camera. Restiamo lo chiameremo mentre siamo in macchina insistendo per farlo venire, lui dirà di si, torneremo indietro e farò salire Ernesto con una scusa per dare inizio agli indizi.

Ore 20:20 – Ernesto, finalmente, si alza viene in cucina e trova a me e Vincenzo che complottiamo (la cosa è anche voluta… vogliamo far credere ad Ernesto che gli stiamo organizzando qualche cosa e che quando salirà a casa si ritroverà la banale scena degli amici che gli urlano SORPRESA). Ernesto dice “Ma non dobbiamo andare al DrWhy?” ed io “Minkia già le otto e mezza sono!!! Muoviamoci che è tardi”… inizia un piccolo teatrino con Vincenzo del tipo “Amunì, ca vieni che è il compleanno di Ernesto!”! Scendiamo io ed Ernesto e andiamo a prendere la macchina!

Sono le 20:40 e La Caccia al Tesoro inizia…

Pigreco Cacciatore – Pratica

Mentre siamo in macchina Ernesto si prende una sigaretta ma non ha l’accendino (particolare utile per dopo) ed inizio con delle battutine del tipo “Peccato, Vincenzo ci teneva a venire”, “Magari voleva soltanto mangiare qualche cosa di semplice a casa… in effetti potremmo aspettarlo”, il tutto per far dire direttamente ad Ernesto la frase “Ma che fa lo chiamo?”… cosa che non avviene, ma in compenso Ernesto inventa il sesto imprevisto: “Ma che fa, lo chiamo Sergio e gli dico di venire al DrWhy?”… Microsecondo di panico, Sergio è uno degli invitati alla festa a sorpresa, ma avrà il sangue freddo di stare al gioco? Mi fido e rispondo “Ca certo! Chiamalo!” Mentre Ernesto parla capisco che Sergio sta al gioco tanto da farsi dire la via del locale “via Appia 1253″… Li mi viene il colpo di genio “In effetti non so a che altezza sta il 1253, metto il navigatore…. Minkia, l’ho dimenticato a casa, ho cambiato giubbotto e l’ho lasciato nella tasca… fai una cosa, chiama a Vincenzo e chiedigli se lo vede”! Ernesto chiama, Vincenzo conferma che il cellulare sta nella tasca del giubbotto e torniamo indietro… mentre torniamo Ernesto dice “Vabbè possiamo usare il mio cellulare come navigatore” ed io “Vabbè, se mi chiama Alessandra” ed intanto penso “Ma 40 chili di cazzi tuoi no, eh!”… Arrivando sotto casa dico ad Ernesto “Che fa me lo prendi tu cosi che ti prendi pure l’accendino?” e finalmente Ernesto collabora con un “Va bene!”. Scende, apre il portone, chiude ed io vado a posare la macchina! Settimo imprevisto: mi sono dimenticato la fotocamera a casa! Quindi resto a guardarmi la scena dalla finestra a debita distanza… dalla mia visuale riesco a vedere esclusivamente la porta del bagno chiusa e il tubo del Bacardi. Il mio pensiero è quello di recuperare la fotocamera in quei pochi minuti che Ernesto impiegherà per andare a vedere il numero civico dei Danieli. Ore 21:10 Ernesto apre la porta del bagno! Capisco che in qualche modo è riuscito a recuperare il numero civico… quindi mi rassegno e raggiungo gli altri al locale. Alle 21:30 ancora nessun segnale, noi stiamo morendo di fame ed inizia a piovigginare, decido di tornare a casa per vedere che cosa è successo. Salgo solo un attimo, prendo la fotocamera e vado subito via… contro tutte le previsioni era riuscito a trovare facilmente la Candeggina ma ha avuto problemi con il Bacardi!!! Finalmente alle 21:42 arriva il messaggio “minchione si” e subito dopo, non ricevendo risposta, “MINCHIONE SI”… noi inviamo il mio PIN… passano circa altri 40 minuti e finalmente vediamo avvicinarsi una sagoma in lontananza con la camminata strana… Finalmente possiamo mangiare!

Auguri PiGreco!